Quasi tutti hanno sentito parlare ormai dei 24 CFU integrativi, ma esattamente a cosa servono? Il conseguimento dei 24 crediti formativi aggiuntivi costituisce un requisito abilitante e fondamentale per chi desidera diventare docente o insegnante. È piuttosto semplice, insieme alla laurea i 24 CFU servono per poter partecipare ai concorsi pubblici indetti dal Ministero dell’Istruzione. In base poi alla procedura che il candidato dovrà seguire, i crediti formativi aggiuntivi avranno uno scopo ben preciso. Vi sono poi categorie di persone e professioni a cui il conseguimento non è necessario.

24 CFU, a cosa servono nelle differenti procedure

Come già detto i 24 crediti formativi aggiuntivi servono a chi desidera diventare docente e vuole prendere parte alle procedure pubbliche di reclutamento. I 24 CFU sono un requisito essenziale insieme alla laurea. È possibile partecipare a quattro differenti procedure di selezione: concorso straordinario scuola secondaria, procedura straordinaria per l’abilitazione, concorso ordinario scuola secondaria, graduatorie provinciali per le supplenze.

A cosa servono i 24 CFU caso per caso? Nella prima procedura servono per l’immissione in ruolo oppure per conseguire l’abilitazione in attesa di un nuovo concorso. Nel secondo caso il 24 CFU sono necessari a tutti i candidati che hanno superato la prova scritta e desiderano conseguire l’abilitazione all’insegnamento. Nel terzo caso i 24 CFU servono per ottenere l’accesso alla procedura concorsuale. Infine, nel caso i candidati desiderano prendere parte a graduatorie provinciali per le supplenze, i 24 CFU servono per l’inserimento in seconda fascia GPS e terza fascia GI.

24 CFU, a cosa e a chi non servono?

Se è vero che i 24 CFU fanno parte dei requisiti abilitanti all’insegnamento, è anche vero che esistono numerose categorie professionali a cui non è richiesto di conseguirli. Ad esempio, chi è già un docente abilitato non avrà la necessità e conseguire i crediti aggiuntivi. Allo stesso modo anche chi è in possesso di

tre anni di servizio pregressi non avrà necessità di procurarsi i CFU aggiuntivi. Inoltre, anche tutti i diplomati ITP fino al 2024/25 non avranno bisogno di alcun credito in più. Chi desidera insegnare nella scuola d’infanzia o in quella primaria è esonerato dal conseguimento dei 24 CFU. Infine, è bene ricordare che anche numerose laure e tanti master prevedono all’interno dei loro piani esami parzialmente, o totalmente, affini. In questi casi è sufficiente chiederne il riconoscimento e ottenere così il rilascio di una certificazione apposita.

Riassumendo

A cosa servono i 24 CFU?

  • Servono a essere abilitati all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
  • Sono inoltre un requisito essenziale per chi desidera partecipare a una procedura di reclutamento indetta dal Ministero dell’Istruzione tramite bando pubblico. Il loro possesso è fondamentale per entrare in graduatoria e diventare docente.
  • Le categorie professionali esenti comprendono: gli insegnanti già attivi, i diplomati ITP, chi ha frequentato corsi di laurea che già includevano i crediti formativi necessari e i diplomati ITP fino al 2024/25.
  • Per il loro conseguimento è possibile rivolgersi a numerosi enti formativi, università pubbliche e master specifici.