Ottenere l’abilitazione all’insegnamento in Europa e all’estero è una possibilità stabilita e garantita dal Miur. Grazie infatti a numerosi accordi di mobilità internazionale siglati dall’Unione Europea è possibile ottenere il riconoscimento di un titolo di studio conseguito all’estero. Il primo fra tutti questi accordi è sicuramente il programma Erasmus+, che tutti gli studenti europei ben conoscono e apprezzano da anni. Studiare per ottenere l’abilitazione all’insegnamento all’estero è sicuramente un’opportunità da non sprecare. Incontrare culture diverse è estremamente formativo e seguire corsi in Europa può velocizzare l’ingresso nel mondo del lavoro. Da quando l’Italia è entrata nell’Unione Europea, la mobilità studentesca è diventata una delle basi degli scambi culturali per uniformare modelli e pratiche. L’obiettivo finale è garantire a tutti gli Stati membri un’interconnessione di competenze, professioni e preparazione.

Ottenere l’abilitazione all’estero e in Europa

Conseguire l’abilitazione all’insegnamento all’estero e in Europa è una possibilità riservata a tutti i cittadini italiani in quanto parte della comunità europea. In tutto il continente sono in vigore standard formativi piuttosto simili e perciò è facile incontrare collaborazioni accademiche tra nazioni differenti. Una sensibile differenza è dovuta alla cadenza temporale dei corsi rivolti agli aspiranti docenti. In tutta Europa e all’estero ci sono master e insegnamenti dedicati che variano in base alle tempistiche della nazione.

Chiunque aspiri a diventare un insegnante negli istituti scolastici può prendere in considerazione l’idea di studiare all’estero. Possibilità sempre più concreta grazie alle pratiche della didattica a distanza. L’aspetto più importante è assicurarsi di frequentare percorsi erogati da un ente formativo accreditato e riconosciuto dal Miur. Così da ridurre le tempistiche burocratiche per il riconoscimento del titolo di studio. In base alla tipologia del corso in oggetto sarà necessario seguire insegnamenti specifici. Anche chi ha studiato in Paesi extra Unione Europea potrà fare domanda di riconoscimento per praticare la professione di docente in Italia. Oggi il ruolo dell’insegnante è di primaria importanza in ogni nazione e perciò è consigliabile considerare equipollenti corsi di studio svolti presso università estere.

Con l’abilitazione è possibile:

  • Inserirsi nelle graduatorie
  • Partecipare al concorso a cattedre
  • Ottenere il passaggio di ruolo nella scuola secondaria
  • Avere accesso agevolato nelle nuove procedure concorsuali

TFA o Master all’estero

L’iter per ottenere l’abilitazione all’insegnamento all’estero e in Europa è variabile in base al ruolo professionale che si intende ricoprire durante la propria carriera lavorativa. Per questo motivo è importante essere certi dell’omologabilità della laurea alla sua corrispondente estera. Un ente formativo privato può aiutarti e semplificarti la vita identificando per te gli insegnamenti giusti. In base ai tuoi obiettivi professionali potrai scegliere se partecipare a un tirocinio formativo attivo oppure a un master all’estero. Ad esempio, il TFA di sostegno ti darà accesso alle graduatorie in questo ambito specifico. Mentre un master per l’abilitazione ti indirizzerà verso un altro futuro professionale. Essendo le normative italiane piuttosto dinamiche a riguardo, è importante rimanere aggiornati sulle ultime novità per non correre rischi. Studiare in Europa o svolgere un tirocinio all’estero può essere la soluzione ideale per abbreviare il percorso di avviamento al lavoro, ottenendo così l’impiego che desideri.

Riconoscimento abilitazione all’insegnamento all’estero

Come già specificato, è possibile ottenere il riconoscimento dell’abilitazione all’insegnamento conseguita all’estero per svolgere la professione, anche in Italia. Questa occasione è garantita dal Miur ai sensi della direttiva 2013/55/UE, recepita in Italia con il decreto legislativo n. 15 del 28 gennaio 2016. Può essere richiesto per gli insegnamenti per i quali l’interessato sia legalmente abilitato nel Paese che ha certificato il titolo. L’unica condizione è che tali insegnamenti abbiano una corrispondenza nell’ambito scolastico italiano. In caso contrario è possibile ricorrere a delle misure compensative come prove attitudinali o tirocini presso istituti specifici. Per fare domanda di riconoscimento professionale è necessario ricorrere alla piattaforma “Riconoscimento professione docente” disponibile sul sito del Miur.

È possibile chiedere il riconoscimento per le seguenti professioni:

  • docente di scuola dell’infanzia
  • docente di scuola primaria
  • docente di scuola secondaria di I grado
  • docente di scuola secondaria di II grado.

Servizio Mi Formo e Insegno

Il servizio Mi Formo e Insegno è la soluzione perfetta per gestire facilmente il percorso di studi all’estero, ottenere l’abilitazione all’insegnamento e chiedere poi il riconoscimento del titolo in Italia specialmente se conseguito in Europa. Una delle difficoltà maggiori per tutti gli studenti che hanno ottenuto l’abilitazione in un Paese diverso è proprio l’iter burocratico relativo al riconoscimento. Anche la scelta dell’università, la compilazione del piano di studio e il tirocinio rappresentano aspetti fondamentali a cui prestare attenzione. In particolare, l’offerta di Mi Formo e Insegno offre numerosi vantaggi, in quanto i nostri consulenti si occuperanno di:

  1. Verificare l’omologabilità del corso di laurea
  2. Erogare, eventualmente, un corso di lingua propedeutico con certificazione
  3. Fornire assistenza durante la fase di immatricolazione all’università o al corso estero
  4. Fornire assistenza durante l’eventuale fase di tirocinio
  5. Presentare l’istanza di riconoscimento dell’abilitazione presso il Ministero dell’Istruzione italiano

Abilitazione all’insegnamento all’estero: costi?

Conseguire l’abilitazione all’insegnamento o svolgere il TFA in Europa o all’estero ha dei costi che bisogna prendere in considerazione:

  • Le spese di iscrizione all’ateneo o all’ente estero
  • Un eventuale corso di lingua propedeutico al percorso o al tirocinio
  • Costi di verifica di corrispondenza esami
  • Pratiche di riconoscimento presso il Ministero dell’Istruzione (MIUR)
  • Costi di un eventuale servizio di tutoraggio

Ovviamente si tratta di spese piuttosto variabili in base alla tipologia di percorso che lo studente intende intraprendere. È essenziale scegliere con cura il paese estero in cui studiare per poter avere un corretto preventivo delle spese da sostenere. Nel servizio di Mi Formo e Insegno sono spesso compresi tutti i costi sopra elencati. Ciò nonostante, è sempre bene richiedere una prima consulenza senza impegno. Così da avere ben chiaro il quadro costi, i servizi compresi e quelli esclusi, le attività propedeutiche e l’iter di riconoscimento futuro.

Lingue apprese in Europa e insegnate in Italia

Oggigiorno la possibilità di conseguire l’abilitazione all’insegnamento in Europa e all’estero è sfruttata da tantissimi studenti che poi ne chiedono un riconoscimento in Italia. Studiare all’estero significa apprendere anche competenze di notevole importanza durante la propria professione, prime fra tutti la lingua. Un pratico esempio di questa affermazione è l’utilizzo sempre più diffuso della metodologia Clil. Ovvero la pratica di insegnare materie non linguistiche utilizzando una lingua straniera. Oggi gli istituti scolastici più all’avanguardia tendono a favorire questa metodologia didattica. Sicuramente avere un’esperienza di studio all’estero può essere un notevole vantaggio rispetto agli altri docenti che hanno conseguito l’abilitazione in Italia.